Nel mondo dell’arte, pur partendo da impostazioni concettuali diverse, si può trovare sempre un punto d’incontro tra le varie realtà stilistiche. L’Art Festival a Palazzo Pontificio è un’iniziativa originale, di significato sperimentale, dove le due opere a confronto che verranno esposte in questa sede, saranno visibili come in simbiosi l’una con l’altra.

In questa rassegna artistica la volontà è quella di far emergere a tutti i partecipanti il timbro della loro ricerca, nel tentativo di trovare di costruire dalla dimensione informale, astratta, concettuale della ideologia massimalista, quegli elementi figurali, tracce di una individualità  di una identità smarrita sintetizzata in un contesto culturale moderno.

In tal caso si potrebbe anche parlare di una sorta di metamorfosi tra realtà razionale, interpretativa e creatività artistica dove la memoria storica, ad oggi culturale, non può essere concepita al di fuori della nostra provenienza e quindi dal fluire della storia e dall’evoluzione di ogni personalissimo senso artistico.  Il potere evocativo dell’arte è sempre in grado di suscitare emozioni e riflessioni che si integrano ai confini, a volte anche in maniera stridente, dell’ambiente circostante.

Sullo sfondo dell’indagine, le tendenze decisive nella comunicazione di oggi con la profonda ristrutturazione dei linguaggi e degli strumenti espressivi, si ampliano gli orizzonti dell’ispirazione insieme all’accesso di nuovi sensi linguistici.

Il mondo della vita e il mondo interiore si mescolano e si sovrappongono per far emergere nella loro complessità i rapporti fra attività artistica, universo professionale e vita sociale.

Dott.ssa Manuela Van, Storico d’arte

In the world of the art, also  starting from different conceptual settings, it’s possible  always find a  meeting point between the various stylistic realities. The Art Festival at the Pontifical Palace is an original initiative of meaning experimental, where the two works to confront that will be exhibited in this Center will be visible as in symbiosis one with the  other.

In this artistic review, the will is that to make to emerge to all the participants the stamp of the their research, in the attempt to find to construct from the informal, abstract and conceptual dimension of the maximalist ideology, those figurative elements, traces of the individuality of a lost identity synthesized in a modern cultural context.

In such case it could also be spoken about a kind of metamorphosis between rational reality, interpretative and artistic creativity where historical memory, today cultural, can not be conceived outside of our origin and therefore from the flow of history and evolution of every most personal artistic sense. The evocative power of the art is always able to arouse emotions and reflections that integrate into the boundaries, sometimes even strident way, of the surrounding environment.

In the background of the investigation, the decisive tendencies in the  communication of today with the profound restructuring of the languages and the expressive instruments, expands the horizons of inspiration along with the access to new linguistic senses.

The world of the life and the inner world mingle over and overlap in order to make to emerge in their complexity the relationships between artistic activity, professional universe and social life.