Aydan Uğur Ünal  è “ adesso “ nel suo mondo fantastico.

In una sintesi  concettuale e  formale  i segni “ asignificanti “ ed aggrovigliati sono   nella mostra “ adesso”  la  trasposizione metaforica delle emozioni  nella quale  l’artista turca  cerca e “fissa”  le tracce del suo tempo  ma soprattutto  delle sue emozioni    attraverso  le vibrazioni  ,i  riflessi  , il movimento   di un  cromatismo  polimaterico . Nello  spazio reale della tela ,  Aydan Uğur Ünal  ,  crea un linguaggio dalle tonalità  forti e ricche di contenuti e  profondità espressive .  Un universo astratto  affollato di simbologie  senza tempo  che dà luogo ad una pittura  istintiva   , fatta di sensazioni e di ricordi  : una ricerca   che unisce l’arte  all’arte di vivere .  L’itinerario di  Aydan  si svolge  attraverso passaggi  fluidi , immediati , di colori liberi di spaziare  che s’imprimono nella memoria , diventano sogni , luoghi interiori  in un linguaggio flessuoso  dove le linee  come arabeschi  si muovono  in un  affascinante   ritmo . Nascono così opere   dai contrasti audaci  di un cromatismo corposo  come  “ Roma ,  dragons of heaven ,   una fantasmagorica Napoli ,  silent orisons , the last dream , o una sognante regina delle nevi “ che rievocano  e mescolano la realtà complessa  ed incantatrice della sua splendida terra . Le composizioni   minutamente articolate  nella materia ,  dotate di un’energia palpitante  che si assorbe ,  si sprigiona  ed espande  in ogni direzione  quasi  in un minuzioso grafismo  inteso a recuperare  valenze ornamentali  assumono una particolare e personale originalità .

Mara Ferloni, critico d’arte e giornalista

Aydan Ugur Unal is “now” in her fantasy world.

In a conceptual and formal synthesis the “asignificant” and entangled signs are in the exhibition “now” the metaphorical transposition of the emotions in which the Turkish artist seeks and “fixes” the traces of her time but above all of her emotions through the vibrations, the reflexes, the movement of a polymaterial chromatism.  
In the real space of the canvas, Aydan Ugur Unal, creates a language with strong and rich tones  of contents and expressive depth. A crowded and abstract universe of timeless  symbologies that gives rise to an instinctive painting, made of sensations and memories: a research that unites the art with the art of living.  The itinerary  of Aydan is carried out  through fluid , immediate passages, of free colors of space that they are imprinted in the memory, become dreams, inner places in a flexible language where the lines like arabesques move in a fascinating rhythm. So works are born from the audacious contrasts of a full-bodied chromatisms  like “Rome, dragons of heaven, a phantasmagoric Naples, silent orisons, the last dream, or a dreaming Queen of the snow ” that evoke and mix the complex and enchanting reality of her splendid land.  The compositions minutely articulated in the matter, endowed with a throbbing energy that is absorbed, emanates and expands in every direction almost in a meticulous graphism intended to recover ornamental values ​​take on a particular and personal originality.