Accordi musicali e diafanìe espressive. – 

Roswitha Klotz è un’artista che si lascia scoprire attraverso la seducente fuggevolezza delle sue opere impalpabili, leggiadre e trasparenti, che riempiono la tela come fosse uno squisito campo aperto sul quale liberare le sue emozioni. L’osservatore non può che restare affascinato da una cascata esile e delicata di colore che si mescola con sentimenti differenti capaci di suscitare emozione, piacere, gioia ed energia positiva.  La pittura, i mezzi utilizzati, la scelta della forma astratta contribuiscono ad aumentare quel senso di piacevole leggerezza che infrange la realtà quotidiana e trasporta il pubblico all’interno di un mondo sospeso e incantato che fa appello ai sentimenti e li scuote, aprendo i cuori attraverso il linguaggio universale dell’arte. Universi evanescenti si celano dietro i pochi segni grafici che tuttavia riescono a lasciare un tratto deciso da cui traspare un paesaggio, un fiore, un cuore pulsante che si lascia cogliere con lo sguardo interno della coscienza, che per sua natura nasce libero da ogni costrizione di tipo convenzionale. Una pittura dunque libera, che esplodendo si rifrange in molteplici rimandi che hanno il suono del vento e il sapore di sorrisi e stati d’animo sereni. Le sue opere diventano il rifugio sicuro in un mondo magico fatto di accordi, tonalità, scale cromatiche e sonore, che tradiscono la sua formazione musicale oltre che artistica. Così, tra una pennellata e una sfumatura, l’animo si allinea con l’opera, adagiandosi con calma su uno spartito invisibile che sostiene ed orchestra tutta la composizione costruendo da una parte un grande equilibrio visivo, dall’altra una forte tensione emozionale. Nei paesaggi marini, nei notturni o nelle vedute del paesaggio italiano si respira un silenzio profondo che invita alla riflessione sul senso possibile dell’esistenza, che non sta fuori nella realtà caotica ma dentro di noi, nei nostri pensieri, nelle nostre azioni inconsapevoli. Pieghe dell’animo riflesse sulla tela, alchimie magiche che oscillano tra bagliori visivi ed armonie sentimentali. Il tutto sapientemente regolato da una mano saggia che sa come e quando ponderare il gesto sulla tela, un occhio paziente in grado di cogliere le sfumature del mondo visivo ed un orecchio sottile in grado di catturare la voce silente del vento.

Dott.ssa Elena Gradini, critico d’arte

Musical agreements and expressive diaphanous

Roswitha Klotz is an artist who lets herself be discovered through the seductive fleetingness of her works impalpable, graceful and transparent, which fill up the canvas as if it were an exquisite opened field on which to release her emotions. The observer can only that remain fascinated from a thin and delicate cascade of color that is mixed with able feelings different to provoke emotion, pleasure, joy and positive energy.  The painting, the means used, the choice of the abstract form contributes to increase that sense of pleasant lightness that shatters the everyday reality and transports the public into a suspended and enchanted world that appeals to feelings and shakes them, opening the hearts through the universal language of the art. Evanescent universes are hidden behind the few graphic signs that nevertheless succeed to leave a feature decisive  from which transpires a landscape, a flower, a beating heart that lets itself take with the internal look of the conscience,  which for its nature is born free from every constriction of conventional type. So a free painting, which explodes in many references that have the sound of the wind and the taste of smiles and serene states of mind. Her works become a safe shelter in a magical world of chords, tonalities, chromatic and sonorous scales, which betray her musical formation as well as artistic. Thus, between a brushstroke and a nuance, the mind aligns itself with the work, resting  calmly in an invisible score that supports and orchestrates the whole  composition, constructing from a part a great visual equilibrium, from the other a strong emotional tension. In the marine landscapes, in the nocturnes or in the views of the Italian landscape  is breath a profound silence that invites to the reflection on the possible meaning of the existence, which is not outside in the chaotic reality but within us, in our thoughts, our unconscious actions. The folds of the soul reflected on the canvas, magical alchemies that oscillate between visual glares and sentimental harmonies. The all skillfully regulated by a wise hand that knows like and when to ponder the gesture on the canvas, a patient eye able  to picking the shadings of the visual world and a thin ear able to capture the silent voice of the wind.