IL FASCINO DELLE FIABE NELLE OPERE DI MARGARETA SKOSGBERG
Nelle opere di Margareta Skosgberg, artista svedese di grande sensibilità, le case avvolte in un silenzio metafisico nascondono al di là del nero del muro, la visione e la dimensione di quel mondo fiabesco che abbiamo perduto e che ci fa ritornare fanciulli. Con modulazioni personali che sviluppano incisive sfaccettature, le immagini che sembrano sgretolarsi in continua sovrapposizione, sono tracce della memoria che evocano intime emozioni che la luce affascinante dell’energia cosmica del colore vivifica come una melodiosa sinfonia.
Una pittura fatta di pennellate spesse che si sovrappongono le une sulle altre per spargersi come in un ricamo reso con tonalità suadenti che non alterano quella scomposizione “geometrica” delle forme. Sull’onda di un’ispirazione immediata, mescolando sulla tela, i toni corposi, caldi, carichi sui segni decisi, danno sensazioni di fusioni armoniche della materia con l’anima. Una ricerca di immagini che mutano in una lettura efficace e significativa, una pittura che al di là di una connotazione temporale, è un’indagine del profondo ed il racconto di una favola a lieto fine perché regala all’osservatore la speranza che anche per noi, prigionieri delle tante inquietudini che ci opprimono, come per incanto si possa aprire quel cancelletto… .
In un gioco creativo di tonalità ed elementi formali, una chitarra dai colori sgargianti, castelli immaginari, “the snake woman”, “gates open” , “the other place”, “il tesoro” sono immagini costruite in atmosfere sospese che assumono il ritmo di un racconto simbolico nel quale la visione pittorica definisce il reale-surreale. Margareta riporta sulla tela il bagaglio delle antiche tradizioni popolari svedesi, le straordinarie e particolari luci del Nord, della sua terra incantata, ma soprattutto ci fa partecipi delle emozioni racchiuse nella sua mente e nella sua anima.
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